omissis

dal 21 al 27novembre 2022 al ridotto del mercadante, napoli, con drammaturgia e regia di alessandro paschitto, assistiamo ad uno spettacolo assai insolito.

anna gualdo, raimondo maraviglia, francesco roccasecca, giuseppe sartori e luca romano de magistris in una scena dantesca dalla cintola in su, circondati da un sottile velo d’acqua, si incontrano, ciascuno nel suo loculo per discutere. Evidentemente il dialogo dovrebbe vertere sul fare il punto sulla situazione della relazione. L’incipit è un pò aggressivo, infatti.

Si parlano contro a voce sostenuta, si fronteggiano come dei nemici. Ma qualunque inizio di scambio repentinamente si interrompe per lasciare spazio ad un nonsenso, ad un controsenso, ad un’iperbole, ad una scantonata.

Varie volte tentano di incollare un periodo, un blocco di riflessioni all’altro, ma inevitabillmente ed inesorabilmente perdono il focus in pochi istanti. Tutto si regge sulla forza, sulla violenza, sull’energia e forse sull’amore, che non necessiterebbe di spiegazioni o logiche forzate, e questo appare il sottotitolo di omissis.

La visceralità che sbotta dai duetti è un riversare passione e disperazione sull’inevitabilità di amarsi nonostante.

Una terza figura appare ed è forse la donna che ha creato la crisi, che ha interrotto il sogno.

Lei anche vuole restare dentro lo scambio, non ci rinuncia, fa parte del terzetto e non se ne sente colpevole.

La risoluzione sta nell’apparizione di un terzo busto, un pò stile blade runner.

Uno svuotato, con fisico scultoreo e armi nella cintola. Crea scompensi, ma immediatamente si amalgama nella storia.

Purtroppo è un tipo splatter e resta presto isanguinato perchè preso a fucilate con pistole ad acqua che alleggeriscono il gioco fino a farlo diventare una storia infantile.

A quel punto appare un bimbo, pacificatore e grazioso, con la maschera da mare e costume e maglietta a maniche corte, gira tutto intorno e sorveglia che la assuda zuffa finisca con un qualche messaggio sul domani.

Storia distopica e ben costruita, diventa via via più interessante a dispetto della totale assenza di trama. O meglio con una trama sottesa assai prorompente caricata dalla forza della percezione a svantaggio della debolezza della logica… per una volta almeno.

il lavoro è stato premito per Nuove Sensibilità 2022.

vera vita gioia

napoli, 30 novembre 2022

Gioia

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