mi viene spesso in mente questo binomio di termini contrapposti, in questi giorni, dopo brexit, trump, no al referendum costituzionale.
vorrei saperlo spiegare in termini più tecnici, ma procedo liberamente.
molto probabilmente nasce tutto dalla comunicazione mediatica e dal fatto che gli organi di informazione siano diventati aggressivi, direi rapaci. forse rovinati dai social, forse sulla difensiva per l’inondazione perniciosa degli hackers, ma i media fanno cattiva, pessima, informazione.
aggiungiamo il dilagare dei sondaggisti, delle agenzie di rating, degli opinionisti vuoti, dei flussi populisti, ma il qualunquismo, l’errore, la manipolazione, la mistificazione sono ovunque.
ormai quotidianamente si intravede la diffusione dei siti che diffondono bufale, le sedi prevalenti in russia e in bulgaria.
pare che mister trump se ne sia servito per vincere le elezioni negli usa, che qualche movimento politico in italia per vincere le prossime elezioni politiche.
la famosa democrazia diretta in effetti è diretta dalle bufale e dai sondaggisti influenti.
E’ l’era dell’avarizia.
Gli avari, seppur ammantati di altruismo, non fanno alcunchè per gli altri.
Gli avari politici parlano di tanta bellezza dei loro programmi, ma in gran parte stanno creando uno storytelling che verrà corroborato da hackers, bufalisti e sondaggisti, con la copertura semi autorevole dei media.
Inoltre gli avari sono volgari; inveiscono, vaffano, sono acidi, isterici, parlano sempre male di tutti, millantano purezza ed integrità, onestà e coraggio.
Da temerli perchè sono creature di questo millennio informatico, terreno di coltura di tutte le scabrosità prima enumerate, e del tutto indipendenti dalla collocazione anagrafica.
Ai lati, ai bordi, al fondo, alla periferia di questo scandaloso core ci sono i generosi.
I generosi investono energia, sono pasticcioni, spesso sbagliano, aprono il cuore ai sentimenti veri, si buttano allo sbaraglio e vorrebbero strenuamente cambiare il mondo. Ci sono alcuni generosi politici.
A volte sono persone semplici, che lavorano con lealtà, che vanno a votare per cambiare in meglio se stessi ed il mondo da consegnare alle generazioni successive, comunicano volentieri, fanno bene da mangiare, mostrano attenzione verso il prossimo, cercano, se di cultura di un certo tipo, di seguire pensieri alternativi sul modo di vestire, nutrirsi, divertirsi, curarsi, hanno già piantato il seme per un mondo che arriverà, parlano con educazione e sommessamente, rispettano regole giuste da condividere con gli altri, scartano avventure finanziarie per vivere meglio e gestire il bene collettivo, dimostrano, abbandonando social networks e falsa politica, che, se vuoi una poltrona, per quanto ti dichiari onesto e puro, vuoi pur sempre una poltrona in nome e per conto, fasullo, di altri.
16/12/2016