Vale la pena vedere, fino al 19/02, al teatro Mercadante di Napoli “Giulio Cesare” di W. Shakespeare nella traduzione di Sergio Perosa per la regia di Alex Rigola.
Eccellenti Cesare e Marco Antonio impersonati da Maria Grazia Mandruzzato e da Michele Riondino.
Uno spettacolo molto moderno con scene di Max Glaenzel e con un cast di 12 attori, forti, danzatori, voci recitative, una prova attoriale d’avanguardia , con una sobrietà di sfondo, estremamente minimale ed efficace.
La perenne storia, come tutte quelle scritte dal bardo inglese, che racconta intime pulsioni umane, portate al limite della forza umana, dell’eqilibrio, della sostanza morale. Il racconto di una divorante brama di potere che conduce all’assassinio da parte dei suoi più diletti del grande Cesare, giustificato dal caro Bruto dall’ insano progetto di liberare Roma dalla tirannide.
Estremamente efficace la maniera di raccontare la vicenda, creando un sussulto di amore verso la giustizia, di anelito per una vendetta ragionata, necessaria.
Gli attori si esibiscono in coreografie indossando abiti rigorosamente b/w e raccontando ai microfoni lo svolgimento degli eventi sanguinosi.
Attuale come sempre, Shakespeare, attraverso Perosa e Rigola e tutti gli attori, ci trattiene fino a conclusione, dopo averci caricato di emozioni e sapientissimi insegnamenti.
17/02/2017