Blumunn
di Marina Confalone
2/7 novembre
Mercadante
Un testo d’autore questo Blumunn di Marina Confalone, divertente, sensibile e malinconico, recitato impeccabilmente.
Un flusso di memorie, uno sguardo verso il domani.
La storia, molto dolce, di un incontro tra una cantante jazz di piano bar ed un giovane insicuro, proiettato verso un destino di venditore di surgelati, valido investimento suggerito dal padre, seguendo la solita indagine di mercato globalizzato…
Il ragazzo, Malachia, muove il suo inconscio apparentemente spento e, nell’atto di smontare il vecchio night, permette ai suoi sogni di irrompere.
Una donna, Susy, entra silenziosamente nel locale. E’ vivace, misteriosa, svampita, quasi alcolista, flessuosa e magica.
Si presenta e racconta e agisce con molta disinvoltura, per preservare il destino di un luogo carico di passato, di vite smarrite, di ricerca del piacere e dell’ebbrezza.
Susy racconta, si racconta in una fantasiosa avventura di molti decenni, in cui arte e amore si intersecano, tracce di vissuto improvvisato, forse desiderato e mai realizzato, paure rimosse e finalmente rivelate.
Un susseguirsi di battute, poetiche e spesso esilaranti, brevi frasi tratte da canzoni di ampia divulgazione.
La storia incalza, Susy, l’inconscio di Malachia, si raccordano tra le visibili incertezze del ragazzo e le inossidabili e sognanti proposte di Susy, che lo insegue per far emergere la sua determinazione a seguire la sua aspirazione a diventare un artista.
Malachia la accompagna al piano e Susy canta ed emoziona.
Una scenografia un po’ trasandata, forse voluta, costumi appariscenti, d’effetto.
Una Confalone, giovane e scattante. E noi, abituati a vederla spesso, sempre in forma, ma come musona, brontolona, in film e racconti televisivi, ci appassioniamo alla sua verve recitativa ed ad un testo ben strutturato che mantiene l’attenzione del pubblico ed offre quello che il teatro generosamente propone: la riflessione sulla nostra vita. La vita di tutti.
vera vita gioia
15 novembre 2021