Ieri, 23 febbraio 2017, google si presentava con un doodle carino con degli allegri pianetini che si alternavano e cannocchiali e stelline. Abbiamo altri sette pianeti, simili al nostro per grandezza e con una temperatura, almeno quelli più vicini alla stella nana rossa “trappist 1” tra 0 e 100 gradi e a 39 e rotti anni luce di distanza dal pianeta terra.
http://www.internazionale.it/notizie/2017/02/22/un-sistema-quasi-solare
La notizia viene riportata da ogni medium cartaceo, web e televisivo, ma quello che ci interessa è sapere come ci sentiamo noi, invincibili umani, con migliaia di anni di cultura alle spalle e con milioni di anni sul pianeta, come ci sentiamo alla pura, semplice idea di non essere i soli nel cosmo. Molti di noi l’hanno presa bene, in fondo non vediamo l’ora di essere polverizzatii, non da Trump, o Assad o Putin o Bersani o Orlando o Grillo o Le Pen etc, ma da altre forme di vita che possano mostrare la nostra quasi inconsistenza, visto che, in oltre duemila anni dopo cristo, non abbiamo eliminato le disuguaglianze, la miseria, la guerra, la fame, anzi le abbiamo create. Il doodle di google è molto carino, scanzonato, non raccoglie la tragedia, si orienta solo alla gioiosità di una simile scoperta. La psicologia e la psicanalisi avranno ben altro su cui lavorare quando ci troveremo di fronte x o y vite di altre origini, ma forse con una potenza ben più dirompente. Noi abbiamo costruito case, autostrade e scienza e umanesimo, se capissimo quali avventure belle abbiamo edificato e quali orrende, potremmo subito fare scelte ed eliminare, anche solo nel giro di pochi decenni, lo schifo delle cose e dei pensieri e delle relazioni e degli inganni e presentarci ripuliti di fronte a questo appuntamento che aggrazierebbe il corso della storia nell’universo.
24/2/2017