Dal 27 al 30 aprile al teatro elicantropo di Napoli va in scena “Elettra, biografia di una persona comune” di Nicola Russo recitato da Nicola Russo stesso, fondatore della compagnia Monstera, e da Sara Borsarelli.
La piece ha ricevuto un premio fringe nel 2010. Uno spettacolo delizioso, recitato con impostazione bizzarra. I due attori sulla scena per raccontare la storia di Elettra Romani, attrice di avanspettacolo, oggi novantenne, bella, dagli occhi azzurri intensi. La sua effigie, il suo volto proiettato sullo sfondo della sala, di tanto in tanto una pausa per insertare dei pezzi di racconto che la Elettra narra, con disincanto ed ironia.
Nicola e Sara, bravi ed affiatatissimi, sono entrambi Elettra o a volte sono uomo e donna, sorella e fratello. Due voci per spezzare la narrazione dell’uno per lasciarla all’altra e vestirsi e svestirsi al femminile per mostrare entrambi/e tutta la seduzione di una donna e della sua storia davvero triste, ma assurdamente divertente.
Una storia di una vita senza altre opzioni, solo quella di insistere ed insistere per fare spettacolini, spettacoli, prima donna, ballerina di fila. Tutte le tappe di una carriera degli anni quaranta, cinquanta e oltre. Dove si incrociano Franchi ed Ingrassia, Rascel, Banfi.
La Elettra ed il suo conpagno Alfonso Tomas insieme per una vita, incontrati da Nicola Russo, mentre si truccavano e si accomodavano prima dei loro spettacoli, attraggono il regista che decide di fare questo racconto. E non solo il racconto, ma anche assumerlo come un allaccio tra quell’avventura di spettacoli leggeri, di intrattenimento lieve, ed un teatro di impostazione solida, seria, minimale, che i nostri attori rappresentano.
Lo spettacolo è bello, affabulante. La malinconia del contenuto viene assunta come cifra recitativa, quasi robotica, per accrescerne il senso degli eccessi, a tratti assurdi, di alcune vite, di alcune esperienze, di alcuni insuccessi che non affliggono, ma che accompagnano con serenità a mostrare che la riuscita di un desiderio molto spesso è semplicemente condensato nel percorrerlo, non necessariamente nell’ esaudirlo.
Lo spettacolo nel 2014 è stato rappresentato dalla compagnia Monstera alla Selma Susanna school of performing arts di Amsterdam.
2/5/2017