In pochi giorni mi sono imbattuta nella figura di Alessio Vassallo che interpretava due ruoli affini e riguardanti accadimenti di mafia e mafie. Surfando sul computer ho incontrato il docufilm “io sono libero”, del 2016, regia di Francesco Miccichè, Vassallo era Marco, giornalista dall’animo puro e dalla forte empatia, che seguiva appassionatamente gli ultimi attimi dell’imprenditore Libero Grassi e poi ho visto un Alessio Vassallo, ragazzo tra altri ragazzi, che racconta, cose di mafia nella piece teatrale “dieci storie proprio così” di Emanuela Giordano al San Ferdinando di Napoli.
Libero Grassi: una storia che a volte si dimentica, come tante storie di persone sane e piene di ideali, perchè, spesso, una quotidianità un pò mediocre cancella i tratti di rigore e di consapevolezza che ci appartengono, se e quando ci appartengono.
Libero Grassi, interpretato da Adriano Chiaramida, ma nel documentario vediamo spesso proprio lui ripreso durante vari interventi, soprattutto nel prezioso Samarcanda condotto da Santoro, viene sparato e ucciso sotto la sua casa di Palermo il 29 agosto del 1991. Cosa lo ha contraddistinto? I valori, i forti valori di integrità e di rigetto del sistema corruttivo incuneato tra Stato e mafia.
Grassi era libero e sprezzante del pericolo, del rischio che quella sua imperturbabilità autentica rifiutava ed è diventato un simbolo, una effigie per tutti coloro che hanno tutto quel coraggio ed anche per quelli che sono vittime della propria paura. Libero infonde vigore e ci fa pensare , con le parole di Falcone, che la mafia non sia imbattibile, si può sterminare se si opera in maniera giusta ed efficace, se lo stato agisce in maniera corretta e determinata.
Questa rassegnazione che esiste da allora, da prima di allora e da oggi, è nauseante. La politica cavalca le paure, l’ignoranza alimenta le paure. La mancanza di analisi consapevole aumenta le paure. Una società così conformista e bloccata in poche battute sterili, i dibattiti senza alcuna consistenza, i movimenti politici che boicottano le ONG nel mediterraneo per fare campagna elettorale, incuranti di quanti morti da allora quel mare ha ingoiato, aumentano le paure. E’ un disgusto, salvando qualche pezzo di partito di sinistra, che almeno si da da fare e cerca di tessere una trama di governabilità seria.
Libero Grassi oggi è più che mai indispensabile, con la sua taglia di vero uomo, inteso come umano, che si sarebbe scagliato contro i razzismi, i movimenti fasulli e populisti, le atroci ingiustizie sociali, mai veramente messe in luce.
I politici, tutti, fanno finta di urlare, ma auto blu ed immunità vanno bene per tutti! anche per quelli che fingono una relazione ravvicinata con la gente della strada. Questo raccontava Marco, il giornalista, il suo ammiratore, il suo estimatore e ci uniamo alle ovazioni.
Pochi giorni prima al teatro San Ferdinando di Napoli ho visto “dieci storie proprio così”, veramente l’evento teatrale migliore della stagione, che mi fa ritrovare un Vassallo tra i ragazzi narranti.
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