Jane Austen ha avuto vita breve, ma la longevità non era una condizione indispensabile ai suoi tempi e, da un’educazione domestica e poco accademica, venne fuori una mente fervida e libera, ispirata e sollecita.
Il romanzo che abbiamo letto in adolescenza si sarebbe ripresentato spesso nel corso della nostra vita, un po’ più longeva.
Dal 19 febbraio al 1 marzo 2020 al teatro Mercadante di Napoli un irresistibile Arturo Cirillo, nei panni del sig. Bennet e di Lady Catherine de Bourgh, ed inoltre regista della stessa piece, ci seduce ancora una volta per la originalità e la vivacita del suo operare, sia in veste di attore che di conduttore.
L’opera percorre un crinale, da un lato il dramma delle convenzioni di un tempo, mai superate, direi, se non oggi con un uso sfacciato della seduzione e dei suoi miracolosi elementi costitutivi, da un altro le vitalità umoristico dissacrante del sig Bennet e delle sue due figliole diverse.
Sì Arturo spinge in questa direzione, come sempre, ma pare che questa volta sia particolarmente ispirato, ai miei occhi.
E’ un Cirillo ormai senza freni, lanciato a sorprendere con la sua critica al conformismo, solidale con chi non ci sta ad essere intrappolato, stufo delle regolette e dei giochetti del sistema che irreggimentano e regolano tutto, proprio tutto, sino, oggi, un’epidemia, nata e pilotata per deprimerci.
Bennet è un liberale, con qualche piccolo freno del suo tempo, non è davvero libero, ma legge, studia e pensa con la sua testa, deride la signora Bennet, chioccia sgraziata e opportunista, incita le fanciulle ad un’autonomia di pensiero, ci fa sorridere spesso soddisfatti di avere un amico che non delude, ci sta accanto in un momento di bisogno…la storia è nota e non è importante descriverla.
Fa bene rivedere il passato e pensare e che secoli orsono a volte molti, ci siano stati dei lucidi, veggenti e pensatori, che abbiano già tracciato linee di affrancamento e di analisi. Inutile tentare, ora, di soffocare, con un vasto progetto di incultura, di reprimere e bloccare l’illuminismo che non si può fermare. Esisterà sempre, così come esiste dai greci e dagli egizi.
Ed anche in un Regno unito, in una vita breve, in una famiglia di pastori, nasce una donna che rompe un po’ i giocattoli ed oggi il teatro e i suoi interpreti, e parlo di Arturo Cirillo, che è uno dei miei miti, ci riconcilino con la realtà, aiutando a relativizzarla e a non desistere dal perseguire un nostro desiderio.
Vera Vita Gioia
Napoli 2/2/2020